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Il tuo bambino parla male? Ecco come aiutarlo a casa....




Non tutti i bambini hanno uno sviluppo del linguaggio in epoca, alcuni di loro possono presentare un ritardo nel raggiungimento delle tappe del normale sviluppo linguistico.

Di seguito elenchiamo dei consigli da mettere in pratica tutti i giorni nell’interazione con il bambino:


COSA FARE?

MODELLARE: Riformuliamo in modo corretto le parole o le frasi pronunciate male dal bambino. Ad esempio, se il bambino dice “ Pendi la paja” l’adulto ripeterà “ Si, prendi la palla” fornendogli un modello di comunicazione ma senza sottolineare l’errore.

ESTENDERE: Imitiamo ed espandiamo le frasi del bambino arricchendole di elementi linguistici. Ad esempio, se il bambino dice “Papà lavoro” noi possiamo dire “Il papà è al lavoro”

ASPETTARE: Diamo al bambino l’opportunità di colmare i silenzi con la comunicazione. Non riempiamoli di domande, potremmo scoraggiare la loro produzione spontanea!

RIPETERE: La ripetizione aiuta a confermare al bambino che lo abbiamo capito. “Ah vuoi il latte? Va bene!” “Si hai ragione, quello è un gatto!”

RISPONDERE: Rispondiamo sempre quando il bambino tenta di comunicare, in qualsiasi modo lo faccia! Questo lo aiuterà a costruire una base per la conversazione e non lo farà rinunciare ad eventuali altre richieste


COSA NON FARE?

CHIEDERE DI DENOMINARE QUALSIASI COSA: Non chiediamo ripetutamente “Che cosa è questo?”, specialmente quando sappiamo che il bambino conosce già la risposta

DIRE CONTINUAMENTE “DILLO”: Se vogliamo modificare la produzione del bambino limitiamoci a modellare, diciamo la parola corretta e aspettiamo. Se il bambino non ripete non importa, ma non continuiamo a dire “dai, di’ cane, di’ gatto.”

FARE SOLO DOMANDE: La comunicazione è più di uno scambio domanda-risposta (o domanda-non risposta da parte del bambino). Assicuriamoci di fare anche dei commenti e non solo domande.

INTERROMPERLO: Evitiamo di fermare il bambino anzitempo dicendogli che abbiamo già capito quello che vuole dire.

MOSTRARSI FRUSTRATI: È facile sentirsi frustrati quando il nostro bambino rimane indietro

rispetto ai coetanei, ma non lasciamo che lo percepisca!

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